DAL RECUPERO DEGLI SCARTI DI GOMMA DEL SETTORE CALZATURIERO, LA RISPOSTA TECNOLOGICA ALLA ZOPPIA BOVINA

Lamuccascalza: no alla zoppia bovina

Durante la loro vita le mucche – come gli esseri umani – possono contrarre infortuni o malattie che ne debilitano la salute. In caso di zoppia bovina, viene compromessa  anche la qualità del latte prodotto. Proprio come noi, le mucche hanno bisogno di essere curate con l’utilizzo di medicinali.

In tutta l'Unione Europea i capi bovini superano i 36 milioni. Nella sola Italia vi sono due milioni di mucche impegnate ogni giorno nella produzione di latte. Questi animali vanno salvaguardati con nuove idee e tecnologie.

La zoppia bovina è una delle malattie più comuni e diffuse nelle mucche da latte. Consiste in una menomazione dell’apparato locomotore con alterazione dell’andatura dell’animale. Ma qual è la causa di questo stato infortunistico che può compromettere gravemente la salute delle nostre mucche?

Muovendosi scalze su aree e superfici spesso molto dure e sconnesse, le mucche da latte tendono a infortunarsi, con conseguenti difficoltà motorie. Ecco quindi l’insorgere di stati infiammatori e infezioni debilitanti, le cui cure richiedono investimenti in denaro e risorse, oltre a compromettere la salute degli animali.

Abbiamo studiato e progettato una scarpetta pensata per prevenire la zoppia bovina o ridurre infezioni agli zoccoli. Gli obiettivi che ci siamo posti sono il miglioramento della salute dell’animale e la diminuzione dell’uso di farmaci che inciderebbero sulla qualità del latte.

Riutilizzo

Gli scarti delle suole in gomma delle scarpe diventano un nuovo prodotto per la salvaguardia delle mucche da zoppia bovina

Innovazione

Il progetto Lamuccascalza si pone l'obiettivo di portare innovazione costruttiva nel settore della zootecnia e degli allevamenti

Prevenzione

L’obiettivo è prevenire o contenere la possibilità di infezione dell'unghia delle mucche con conseguente riduzione dell'uso di farmaci

Scarti di lavorazione delle suole in gomma delle calzature: da rifiuto a risorsa contro la zoppia bovina

Il progetto, sostenuto con il finanziamento di un bando di Regione Lombardia, nasce dalla constatazione che le aziende calzaturiere generano ogni anno tonnellate di scarti di produzione. Gli scarti derivano dai processi di lavorazione della pelle e della gomma, i principali materiali utilizzati nella realizzazione delle calzature.

Se la pelle è un materiale che si presta facilmente al riutilizzo, gli scarti di lavorazione della gomma diventano invece per la quasi totalità rifiuti destinati alla termovalorizzazione. Rappresentano un costo per le aziende sia di tipo economico ( incidendo sui costi di gestione del processo), sia ambientale. Infatti, vengono bruciati materiali che potrebbero essere riutilizzati, evitando la produzione di tonnellate di gas ad effetto serra.

I tecnici del reparto Ricerca & Sviluppo di Idea Plast hanno lavorato a lungo alla soluzione del problema. E’ nata quindi la consapevolezza di dare origine ad un nuovo materiale, derivato dagli scarti in gomma di suole per scarpe antinfortunistiche. Il progetto della scarpetta per contrastare la zoppia bovina è oggi realtà.